Trainer d’oltreoceano grandemente stimata, sarà docente nel Corso Istruttori ThinkDog. Ce la presenta Giuseppe Luscia.
Ho conosciuto Suzanne Clothier nel 2011. Dopo il mio corso educatori in ThinkDog e un po’ di anni passati a frequentare seminari con alcuni fra i nomi più noti della cinofilia in Italia, sentivo il bisogno di ‘allargare il giro’ e di andare ad ascoltare qualcuno che portasse elementi nuovi, competenze diverse, sviluppate al di fuori di quei territori comuni in cui stavo crescendo professionalmente.
Già da alcuni anni Suzanne frequentava l’Italia e aveva un bel gruppo di affezionati allievi che periodicamente la invitava a tenere dei seminari e ho quindi iniziato a raccogliere informazioni sul suo lavoro per valutare se partecipare a dei suoi seminari.
Relationship Centered Training ™
Fuori dall’Italia è molto difficile trovare approcci orientati alla relazione e con una concezione moderna della mente del cane (si, in questo siamo molto più avanti che in qualsiasi altro paese all’estero, con buona pace della nostra patologica esterofilia). Rimasi quindi da subito favorevolmente colpito nel leggere sul suo sito ( http://suzanneclothier.com ) del suo Relationship Centered Training ™, l’approccio al training per cui è conosciuta un po’ in tutto il mondo. Ed è bastata qualche lettura per avere delle conferme sulla sua visione del cane: Suzanne parla di emozioni, autocontrollo, relazione, rispetto e dell’importanza di una buona lettura della comunicazione del cane dal 1996; sicuramente anche da prima, ma nel 1996 l’ha messo nero su bianco nei suoi “quaderni” (la cui lettura suggerisco a tutti anche se purtroppo credo che non ne esista una traduzione in italiano). La sua è una esperienza di 40 anni, passati a contatto con gli aspetti più vari della relazione con il cane, dall’allevamento al training in obedience, dalla ricerca persone alla gestione di canili. Traspare, sentendola parlare, una confidenza e un’abitudine alla relazione con gli animali davvero notevole e sono imperdibili gli aneddoti che lei racconta di quando, per esempio, passava per lavoro giornate intere davanti a telecamere di controllo, monitorando cavalle gravide, e di come, questo lungo (e un po’ noioso) ‘esercizio’ sia poi diventato un fattore vincente nella sua vita professionale.
CARAT – Clothier Animal Response Assessment Tool
Fra le qualità e competenze che i suoi seminari offrono, quelle che ho più apprezzato e che ritengo essere più preziose, sono quelle legate alla capacità di lettura e valutazione del cane, elementi su cui Suzanne offre il meglio di sé e su cui ha sviluppato uno specifico strumento di valutazione dei tratti caratteristici della personalità del cane, il CARAT (Clothier Animal Response Assessment Tool). Questo strumento, e i test formali costruiti su di esso, sono ormai molto diffusi negli Stati Uniti e sono alla base dei programmi di selezione e di inserimento al training delle più importanti organizzazioni di formazione dei cani guida per non vedenti e dei cani che forniscono assistenza.
Approfondendo questo tema, che mi ha sempre molto appassionato, ho potuto apprezzare come intuito, occhio allenato, sensibilità e una buona dose di sistematicità consentono di affrontare la valutazione del cane in modo oggettivo e ripetibile, con un approccio, che definirei scientifico, che si allontana da una certa approssimazione che spesso mi è capitato di incontrare.
Insegnando in tutto il mondo…
Nei suoi seminari ho sempre trovato contenuti di grandissimo interesse, portati da una donna che mette il rispetto per i cani al centro del suo lavoro. Nessun fronzolo e nessuna ‘distanza’ nel suo modo di stare in aula: Suzanne gira tutto il mondo da molti anni con i suoi seminari ma conserva un approccio estremamente pragmatico e generoso con i suoi interlocutori.
Ci sono alcuni spunti che ho ricevuto da lei che mi sono molto cari e che spesso ho a mia volta ripetuto a molti allievi incontrati in Think Dog.
Fu lei a suggerire ad una aula stupefatta per la sua capacità di cogliere i dettagli di una interazione fra cani, di esercitarsi guardando dei video, togliendo l’audio e guardandolo fino a poter ricordare tutti gli spostamenti di tutti gli animali coinvolti (provate…è dura ma è un esercizio straordinario). E sempre a lei ho sentito dire per la prima volta che “dobbiamo imparare a fare richieste educate, richieste cioè, che sappiamo quel cane essere in grado di accogliere”. In questo senso lei sostiene che, nei limiti di un inderogabile rispetto per il benessere psicofisico del cane, non ci sono però attività o richieste che in assoluto sono sbagliate. Quello che spesso vediamo accadere sono richieste non educate, fatte ad un cane che non ha le risorse per accogliere quella richiesta.
Suzanne docente in ThinkDog
Sono davvero felice che Suzanne entri a far parte della squadra dei docenti ThinkDog del Corso per Istruttori in Riabilitazione Cognitivo-Comportamentale.
Sono certo che aggiungerà un contributo di altissima qualità e troverà il contesto migliore per divulgare le sue conoscenze, inserendo il suo contributo nella struttura di un piano didattico che sembra fatto apposta per valorizzare le sue migliori qualità.
E sarà un piacere personale ritrovare dopo qualche anno questa straordinaria donna di cani.
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