CHI Siamo è Più Importante della Tecnica che Usiamo

Riflessioni al mattino. Il modo in cui comincio la giornata ha un effetto potente nel rendere speciale tutto il resto del giorno. È un rituale. Non riesco a osservarlo sempre, ma proprio per questo ogni volta ho conferma che mi fa bene e che fa bene a chi mi sta attorno: la mia compagna, i miei cani, i colleghi, i miei studenti, i vicini, i cani che incontro al parco. 

“Il mondo è lo specchio dell’anima”. Se la tua anima risplende è ben più difficile che gli altri rispondano male. Del resto quando stai bene è più facile che si manifesti il desiderio di far star bene anche gli altri. Questa attenzione gentile diventa palpabile per chi ci incontra, che risponderà più facilmente con altrettanta gentilezza.

Noto che cani, animali, persone hanno più piacere a starci attorno quando percepiscono il fondo di quiete nel quale dimoriamo. E ne ricevono anche una trasformazione.

Mi rattrista quando avverto che qualcuno non fa che addossare agli altri o agli eventi la responsabilità di come si sente. Ogni volta che amici o conoscenti mi hanno chiesto aiuto in questo, abbiamo insieme indagato sul modo in cui trascorrono il loro tempo. Incapaci di dire di no a cellulari e tv, la loro mente viene catturata e trattenuta sullo schermo e la loro anima si ammala. Togliere tutte le notifiche è un primo passo. Buttare via la tv o saltare il dopocena sul divano andando a letto alle 21:30-22:00 è un altro modo per riposare alla grande e svegliarsi presto per dedicarci al nostro buon risveglio e a quello di chi amiamo.

CHI siamo, interviene nella relazione col cane e con chiunque altro più di quanto faccia una tecnica. 

CHI siamo non dipende dal nostro nome e cognome, né dal nostro lavoro. Non siamo il nostro titolo lavorativo, né siamo i ruoli che ricopriamo. CHI siamo è tutta un’altra storia. E forse è una storia che meglio di chiunque altro può cominciare a raccontare il nostro cane.

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4 commenti su “CHI Siamo è Più Importante della Tecnica che Usiamo”

  1. Buongiorno Angelo, ho un border di 10 mesi… e’ dolce ma il suo problema e’ che se lo porto in posti affollati con molti bambini attacca….
    Alle volte ha morso anche mio figlio di 9 anni anche solo se lo accarezza, e poi attacca chi gesticola …ma perché??fra qualche giorno andremo in vacanza e ho paura e sono in ansia…secondo te e’ il caso che compri la musaruola? Grazie appena ho visto o tuoi video ho capito che di te mi posso fidare

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  2. Gent.mo Angelo, scrivo qui perché non ho trovato sul suo blog la possibilità di contattarla. Ho visto oggi per la prima volta un suo video, sul Corriere della Sera, quello che riguarda cosa fare quando i nostri amici si ammalano e muoiono. Sono rimasta molto, molto colpita. Lei, parlando di animali, ha usato le stesse identiche parole, identici concetti, identico ‘esserci ed essere’, identiche situazioni, che sto sentendo seguendo percorsi di formazione rispetto l’assistenza, anche spirituale, del fine vita delle persone. La ringrazio: c’è ‘tutto’ nel suo video di 17 minuti! Tutto perché chi si dedica ai propri Amici cominci a pensare anche alla sua propria Vita! Anche il ‘bisogna abituarci a cominciare pensando alla fine’ è assolutamente in linea con il percorso che dovrebbero fare le persone. Tutte. Argomento non semplice, ma splendido: proprio parlando dei nostri Amici Animali magari noi umani cominciamo a pensare a ‘come non sprecare il tempo che ci rimane’! Non mi dilungo oltre. Solo GRAZIE. Per il coraggio, per l’accuratezza, la gentilezza dell’esposizione…. tutto insomma. Grazie!

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    • Buongiorno Grazia, sono felice che trovi così congruenti le riflessioni che faccio e quelle da lei maturate lungo il suo percorso. Ho un caro amico che dirige un corso di formazione per l’accompagnamento alla fine della vita. Si chiama Guidalberto Bormolini. Magari lo conosce…

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