Come Michelangelo

“Guarda, c’è un angelo in questa pietra. Io lo libererò!”
Michelangelo

Secondo me, questo deve essere il lavoro di chi oggi viene ancora chiamato “istruttore cinofilo”. In ThinkDog, nei nostri corsi, prepariamo la gente a fare miracoli, a trasformare in oro ciò che toccano, a liberare l’angelo incastrato nei cani che accarezzano ed in chi vive con loro. Ogni cane ha gli occhi di sole.

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14 commenti su “Come Michelangelo”

  1. Cara Alex,lo so, quello che ho scritto non sembra possibile, o forse sembra che sia possibile solo per alcuni, e suona quasi come una provocazione. Eppure la magia ha una struttura.A breve mi spiegherò meglio…

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  2. So che questo commento forse sembrerà fuori luogo…ieri un angelo è stato liberato ed è volato via…lontano…e non farà ritorno…Questo angelo aveva solo 26 anni e tanto ancora da fare e da dare…Ciao Francesco, hai spiegato le ali che avevi dentro di te e sei volato lassù dove, da oggi, c’è una persona speciale in più…Resterai sempre nel mio cuore…Paola

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  3. E’ vero che si possono fare i miracoli…Devi solo cercare l’equilibrio tra il chiaro e lo scuro,il cielo e la terra,rispettando il procedere dell’universo,l’ordine della natura,i suoi flussi, la sua dinamicità.E’ questo che vivo con Trilli,la mia cagnolina,e con Angelo capace di liberare l’angelo nascosto nei nostri cani e in noi stessi..

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  4. Credo che uno dei modi più efficaci per non farsi sconvolgere dai ritmi della vita sia vivere l’attimo, vivere il presente…cosa che in realtà accade assai di rado perché spesso la nostra mente é proiettata in un’altra dimensione.O siamo legati al passato, con nostalgia se é stato bello o con recriminazione e sofferenza se invece non lo é stato (senza pensare che il passato… é appunto passato!),oppure siamo proiettati nel futuro, in quello che vorremmo fare, nei nostri desideri, nelle nostre aspettative, che forse si realizzeranno, forse no, il problema non è questo. Il problema è che spesso servono solo a distoglierci dal momento presente, a farci vivere di illusioni, quando invece i nostri sogni dovrebbero essere dei veri e propri obbiettivi da raggiungere… qui ed ora!Dobbiamo imparare a vivere il presente e a farlo nei migliori dei modi, godendo di quello che ogni preciso istante ci dona, perché solo questo é veramente reale.Ho fatto la pendolare per anni, tra treni ed autobus mi facevo 2 ore di strada. La maggioranza dei miei compagni di viaggio era sempre di pessimo umore: non ne posso più… siamo in ritardo… sono stanco… voglio andare a casa… ecc.ecc. Questo perché? Perché la loro mente era sempre altrove, era dove loro avrebbero voluto essere (ma dove in realtà non erano) e vivevano il presente come un qualcosa di insopportabile che li privava dei loro desideri. Io non posso dire che fossi felice di fare quel viaggio tutti i giorni, ma nel momento in cui dovevo farlo cercavo di viverlo nel modo migliore. Ero libera di fare ciò che preferivo… leggere, ascoltare musica, riposare, guardare il panorama… tutte cose che mi piace fare e quindi perché non approfittarne? E così quello che per tutti era uno stress, per me era un momento di relax.Credo che il trucco stia solo nel “desiderare” meno… e nel vivere di più!Cogli l’attimo! Anna

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  5. Desiderare meno? Quale altro motore conosciamo che fa muovere il mondo? Quasi tutti i nostri sogni sono generati dal desiderio di voler cambiare le cose che soprattutto non ci piacciono, la vita che ci opprime, o che non ci lascia spazio e quindi gioia. Avere degli obiettivi e cercare di “agire” per raggiungerli con il miglior percorso di vita possibile e vivendo il viaggio serenamente, è il segreto dell’attimo fuggente.Se mi “adagio” troppo a “vivere” l’attimo o il presente, non posso dimenticaremi che il mondo è progredito, nel bene e nel male, ascoltando il desiderio dell’uomo che ha agito per migliorare le cose che non vanno.La medicina è progredita perchè l’uomo ha “desiderato” salvare la vita dell’umanità. La spinta primordiale, o se vogliamo chiamarla intuizione, motivazione o desiderio, nascono spesso dal voler uscire da condizioni che non vuoi più accettare e se non si dà ascolto a questo desiderio, troppe volte ci si siede a guardare il panorama e ci si accontenta…..Se per andare a lavorare devo sfinirmi fino ad esaurirmi è anche mia responsabilità e dovere, ascoltare il desiserio interiore che mi sussurra di modificare la situazione, o di migliorarla con tutta la mia energia, quindi o mi avvicino al lavoro, o lo cambio, insomma, prima tento di rispettare le mie condizioni di essere umano, senza accettare troppo la condizione di “sacrificio” e solo poi mi “adatto”….impariamo a “trasformare” in oro ciò che tocchiamo e dopo a “liberare” l’angelo incastrato ….Capisco che quando una situazione non si può cambiare, si può imparare a viverla al meglio, ma il rischio di limanere nel “limbo” della statica dell’inazione è molto alto.Sbeglierò e forse la mia è una visione troppo occidentale, ma volgendo lo sguardo al passato, preferisco agire nel presente per trasformare il domani, ascoltando sempre i desideri per raggiungere i miei sogni.Se poi imparo a guardare anche il lago pacato che mi passa fuori dal finestrino molto meglio, ma i miei desideri saranno sempre tantissimi…con affettoMistral

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  6. Non credo che Anna volesse dire che non bisogna sognare…… io non potrei mai smettere di sognare.Il sogno rende il presente più bello perchè dà speranza.Ovviamente però se si guarda troppo avanti si rischia di perdere quanto di bello c’è già.A volte non assaporiamo fino in fondo le piccole cose della vita che spesso sono estremamente importanti.

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  7. ..sognare, desiderare, aspettare, non veder l’ora, capire, liberare, ansia, stress, ritmi, miracoli..vorrei dire qualcos’altro, ma non ci riesco, l’unica cosa che mi è venuto da fare è stato riportare alcuni termini che abbiamo citato….Adele

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  8. Grazie mille Mistral e Anna per i consigli, siete state illuminanti!!Sapete, tutto sommato non vi ho lette poi così distanti come modo di vedere le cose, l’ideale che portate avanti è praticamente lo stesso….un abbraccio ad entrambe!

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