Questo bimbo si chiama Angelo come me.
E’ il figlio dei miei amici e brillanti colleghi Luca e Veruska.
Abita a Mestre ed è coetaneo della mia piccola Alice.
I suoi genitori stanno facendo un ottimo lavoro nella sua crescita ispirati dallo splendido libro di “Il Concetto del Continuum” di Jean Liedloff.
Il loro impegno nella crescita di Angelo sta già dando i migliori frutti. Angelo è molto socievole con tutti e molto sicuro ovunque venga lasciato, anche da solo (ma sempre sorvegliato) ed al buio, come può capitare.
Questa sicurezza lo accompagnerà per tutta la vita e lo aiuterà a sbarazzarsi delle pastoie (terroristi interni, convinzioni limitanti, emozioni distruttive).
Quante volte avete sentito cose come: “Non farlo dormire nel tuo letto sennò lo vizi e non rieci più a farlo dormire da solo!”, oppure: “lascialo piangere finchè non smette, sennò gli insegni a piangere!”.
Quante stronzate!
La verità è che le riviste sui bamnini sono infarcite di consigli dati da idioti che rinunciano ad ascoltare l’istinto. E che non hanno alcuna idea di quali siano le dinamiche evolutive in essere tra corpo e mente, a lungo termine (specie) ed a breve termine (individuo).
Possa l’impegno di Luca e Veruska continuare nel tempo, ispirare tanti altri genitori ed aiutare Angelo a tirar fuori il meglio di sè.
Uhm, credo che dovresti smettere di andare a corsi di telepatia.Sono stata ospite da una famiglia splendida, che mi ha fatto capire mille cose sulla vita, i figli, il matrimonio.E sull’impegno di quattro persone, marito, moglie, figli, a vivere assieme e a crescere assieme.Una coppia magari partita male ma con forza di volontà e amore.Una delle figlie rideva e mi raccontava di essere stata bellamente nel lettone coi genitori per parecchio.E io pensavo…e perchè no? Tutti questi figli che vedo, assecondati nell’amore, nel contattto e non abbandonati a se stessi, sono splendidi.Ragazze di 16 anni che aiutavano la mamma e che facevano le sciocchine con me e minacciavano di farsi i miei tatuaggi ma…chiedevano il permesso.Libertà di parlare, di dire, di discutere.Fiducia.Credo che non sia viziare i figli.Viziare è riversare su di loro le nsotre insoddisfazioni..ma se noi non ne abbiamo?Ieri ho visto anch’io un bambino per strada. Copiava tutto quello che il suo cane faceva. E lui si divertiva. e il cane pure. Ho pensato…uhm…ricalco.La mamma alla fine ha detto:”Angelo, smettila di fare tutto quello che fa il cane!”.Sono quasi scoppiata a ridere.Sara
Io seguo molto l’istinto nel crescere mia figlia, non ho voluto mai ascoltare consigli simili: “lasciala piagere”, “dagli il latte esattamente tassativamente ogni tre ore”, “non farla dormire nel letto”.Ma perfavore….!!!!!Un neonato non piange perchè è viziato, se un neonato piange è perchè ha bisogno di qualcosa, ha bisogno della sua mamma, del suo calore, di essere rassicurato.Non ho mai fatto piangere mia figlia, l’ho allattata al seno, quando lo desiderava e lo chiedeva e oggi, che sono sola nel lettone, lei dorme con me. Io sono una mamma e come tale so cosa fare, è innato in me come in ogni animale su questa terra. Ma qualcuno insegna al cane a fare la mamma??? O ad un cavallo o ad una tigre???Noi da bravi umani quali siamo, dimentichiamo spesso che il nostro istinto e il nostro miglior alleato.Sono fiera di quello che oggi è mia figlia, del modo in cui si rapporta con gli altri, di come è sicura di se e di quello che vuole, e mi auguro che continui così è di essere una buona guida per lei.
I preconcetti della civiltà occidentale mi hanno sempre fatta rabbrividire….Additittura mia nonna mi raccontava che un tempo i medici consigliavano di sostituire il latte materno con quello in polvere perchè considerato “più sostanzioso” di quello umano, lo stesso latte che ancora oggi fa strage di bambini nel terzo mondo per la balla più colossale della storia!Cosa non ci si inventa per fare soldi….La scienza si è impadronita dell’istinto umano, trasformando i gesti più naturali e spontanei come allattare e partorire (per non parlare poi della vergogna che ogni donna è indotta a provare per il suo ciclo mensile….)in sterili tesi psicologiche, come se i rapporti più profondi, come quello con il proprio figlio o con il proprio corpo, fossero riducibili a semplici schemi da seguire.Ritrovare il contatto perduto con la natura e con noi stessi, è questo che dobbiamo fare!Jessica
No Sara i figli non sono “nostri”, sono figli di Dio, come dice Gibran. Il nostro compito e la nostra responsabiltà è di renderli sani, gioiosi, maturi ed indipendenti (anche da noi), non di fare con loro ciò che ci pare e piace. Non si tratta di possederli, ma di essere loro di beneficio.La nostra responsabilità non ci lascia liberi, ma ci obbliga a studiare e crescere come persone, prima, durante e dopo la loro vita con noi.
Vedi Vaira, per me la libertà comporta le responsabilità più grandi.L’obbedienza no, il seguire delle “regole” no, il seguire gli altri, no…continuo?Gibran ha scritto forse il mio libro preferito, ma una cosa è leggere, e apprezzare e citare (e lo faccio pure io), una cosa è ritrovarsi in un libro o scoprire una grande verità.Penso -io lo penso, ma è soggettivo- che questo succeda solo nella vita, provando le cose, sapendo da dove si viene e dove si va, e soprattutto accettando il cammino nostro e degli altri.E’ proprio grazie a persone che hanno iniziato a parlare della gestione dei figli, magari partendo da cose che oggi riteniamo assurde, che siamo arrivati alla conclusione che…l’istinto va, funziona.E’ parlando e lasciando la libertà di parlare e sperimentare che si va avanti.Non mettendosi sulla difensiva, censurando e attaccando.Sara
“Vedi Vaira, per me la libertà comporta le responsabilità più grandi.L’obbedienza no, il seguire delle “regole” no, il seguire gli altri, no…continuo?”Non sono del tutto d’accordo.Essere responsabili per me comporta anche rispettare le regole.Non posso lasciare mia figlia allo sbaraglio da quando nasce a quando abbandona il nido.Ci sono periodi diversi che richiedono esperienze diverse. Noi genitori abbiamo il dovere di guidare i nostri figli e questo comporta dare anche delle regole.Ci vuole il giusto equilibrio.Io insegno a mia figlia a rispettare il prossimo, a rispettare gli animali, a non rispondere male alla nonna. Questo perchè lei non deve imparare a conoscere la differenza tra bene e male, solo così potrà scegliere.Gli sto dando delle regole e gli chiederò di seguirle fino a quando non avrà l’età giusta per decidere.Pensate che queste regole la facciano crescere bene o come limitazioni alla sua libertà gli impediscono di sperimentare???Io non ho dubbi sulla risposta giusta per me.
Chi segue i desideri e le emozioni crede di essere libero ma in realtà è schiavo. E’ la schiavità più antica, subdola, difficile da riconoscere. E’ la sottomissione all’ego.E’ l’origine di ogni problema. Ignoranza, avversione, attaccamento. Ogni genere di problam sul pianeta ha origine qui.La vera libertà sta nella scelta. In quello spazio insito tra le circostanze e le nostre azioni, lì risiede la libertà.Un genere di libertà da cui scaturisce disiplina, costanza, impegno che a loro volta sfociano in un genere di azione altruistica, saggia e spontanea. Ma, ahimè dopo molto molto tempo…
Credo che Anna abbia ragione, in effetti io parlo di bambini e quindi il mio punto di vista quando parlo di regole e libertà si riferisce a questa fascia di età.Sara dice: “Intendo che la libertà non è fare qual cavolo che ti pare, è essere consapevoli di quello che si fa senza influenze esterne.”Questa consapevolezza è acquisibile solo con la crescita.Un bambino deve per forza essere guidato. Quando dico guidato non intendo robotizzato, ma educato a seguire certi principi morali e civili. Man mano che cresce comincio a metterlo di fronte a delle scelte che dovrà fare da solo, iniziando semplicemente dalla scelta di un’attività da svolgere o di un vestito da comprare. Cerco di dargli delle competenze e di aumentare il suo piano prossimale di esperienza, come direbbe Angelo 😉 E’ ovvio che più cresce e più sarà libero ed in grado di fare le sue scelte, ma ogni cosa al momento giusto.
….mi sa che avremmo parlato ore e giorni tutt’e due con un grosso punto di domanda sulla testa!!!!Davvero non capivo a cosa stessi rispondendo di quello che dicevo!!!Vabbè, l’imporante è chiarisi e io in questi giorni sono tra il rintronato e il di corsa, mi sa che il dono della chiarezza non quaglia con questa situazone.Sara
I percorsi della vita di ognuno di noi non si intrecciano a caso…il nostro ha deciso di “cozzare rovinosamente” con il tuo! Se sapremo essere una per nostro figlio il merito sarà anche tuo.Speriamo nel meglio per i nostri 2 Angeli, baby senior.Un abbraccioLuca Veruska Angelo e ArcadiNoè
Divertente, stamattina pensavo che in realtà tutto quello di cui parliamo, dalle coppie ai figli….è tutto una base sicura. Alla fine è quello che cerchiamo di essere per l’altro.La telepatia colpisce ancora!Sara