ENCI vergognosa: è a favore del collare elettrico

 

In questo comunicato, del giorno 6 aprile 2011, l’ENCI dichiara:

Ritengo vergognoso che la dirigenza dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana sia così retrogada, poco informata ed evidentemente interessata ad avallare gli usi e i costumi ormai noti dei suoi addestratori.

Da questo video, tratto da un servizio di Striscia la Notizia, risulta evidente anche ad un neofita quanto possa essere dannoso il suo utilizzo. 

Ascoltate le urla dei cani:

 

 

Lavoro come professionista del comportamento del cane da oltre dieci anni, collaboro con diversi colleghi, ho formato centinaia tra educatori ed istruttori cinofili e posso affermare con certezza che l’uso del collare elettrico è dannoso per la salute fisica e psichica del cane e invece di porre in essere stati mentali produttivi per l’educazione, la riabilitazione e la terapia comportamentale, esso distrugge l’integrazione neurale e provoca seri problemi alla vita cognitiva, affettiva ed emozionale del cane.

Ecco l’articolo dell’ENCI:

http://www.enci.it/news/news.php?id=930

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10 commenti su “ENCI vergognosa: è a favore del collare elettrico”

  1. Angelo ti volevo chiedere,visto che consigli la pettorina ad H che non riesco a trovare da nessuna parte avendo un chihuahua cosa ne pensi delle pettorine JULIUS K9?

    Ho visto che si regolano in modo da avere l aggancio sulla schiena e non sulle scapole…Me le consigli?

    Quelle ad H piccole sono fatte solo di tessuto , pungono e non essendo morbide

    penso che vadano a sfregare e fare male al cane!

    Spero mi risponderai grazie ancora per le informazioni che diffondi!

    Ti ringrazia anticipatamente anche la mia bimba 😀

  2. ho già fatto commenti sui tuoi video-corsi, ribadisco che sei più una persona da vivere che da descrivere!! Vorrei far presto parte di questo mondo iniziando dai VS corsi, per arrivare poi a firmare per costringere queste persone ad indossarie questi collari…scusa, ma perchè nel video hai censurato il loro modo di essere??

  3. Buongiorno Angelo,io circa tre anni fa, dopo aver cercato ed adottato un golden di nome Oliver sono entrato casualmente nel mondo della protezione civile ed ho, da profano, iniziato con il mio cane-compagno di vita un percorso, atto all’addestramento per la ricera di persone scomparse in superficie.
    Non avendo alcuna esperienza in questo campo mi sono fidato del mio allora istruttore e come tutti ho seguito ciecamente il flusso di informazioni e lo svolgimento di esse con la convinzione che derivando da un addestratore fossero il giusto passaggio per vivere nel modo corretto il mio compagno e nel contempo svolgere un attività sociale utile a noi e al prossimo.
    Purtroppo ben presto mi sono reso conto che sia io che il mio cane, per svariati motivi che non sto a raccontare per non scrivere un libro, non ci sentivamo di far parte di quel mondo specifico a causa di forti segnali e sensazioni legate ad un addestramento apparentemente non coercitivo ma come di fatto era.
    Nonostante gli obbiettivi raggiunti da Oliver col suo modo di fare
    sempre allegro e certo delle sue attitudini (esame attitudinale superato) a circa 30 gg dall’esame per il brevetto, ho rinunciato.
    Devo dire però che il mondo cinofilo continua ad affascinarmi.
    Grazie alla mia compagna che per il mio compleanno, ha deciso di regalarmi il primo corso da istruttore cinofilo al Biancospino, ho nuovamente l’opportunità di continuare questo percorso con Oliver.
    Dopo aver letto il tuo libro (DIRITTO AL CUORE DEL TUO CANE) e aver visto alcuni video del tuo sito, spero vivamente di non incorrere nell’ennesima esperienza negativa.

  4. Rileggendo quanto ho scritto credo di non essermi spiegato bene: vorrei precisare che con “metodi che sembravano coercitivi” ho usato una frase non appropriata. Non volevo dire che e i cani venivano maltrattati o altro, anzi, ci veniva detto sempre di non stressarli troppo, ma dopo aver letto il tuo libro ho scoperto che il tuo metodo è decisamente più consono al mio modo di pensare. Comunque il mio rispetto per i volontari in protezione civile rimane altissimo.

    • Ciao Ismaele, sono molto vicino ala tua esperienza. Ho conosciuto molte persone in questo mondo, anche gli “ibridi”, cioè addestratori che si allontanano un po’ dalla violenza aggiungendo il premio, ma mantenendo sempre il collare e lo strattone. Oppure chi – esperienza accaduta qualche anno fa – scrive sui librimche usa solo rinforzo positivo, ma poi al tel ti dice “ok, ma nn puoi farlo con tutti: con i cani aggressivi devi per forza usare il collare a strangolo e a volte quello con le punte”! Già all’epoca c’erano testi importanti, che sottolineavano come i conflitti vadano assolutamente evitati e gli strattoni e i collari a strangolo siano controproducenti. Oggi posso affermare con certezza che passare all’approccio “ThinkDog”, cognitivo-relazione, permetta di raggiungere eccellenti risultati più frequentemente e più rapidamente…

  5. Ciao Angelo,
    come possiamo fermare questo strumento di tortura?
    E’ una cosa indescrivibile, ho visto il video e sto male…povere bestie.
    Ma come si fa a permettere la vendita ? !!! Assurdo!!

    Se esiste una raccolta firme sono pronto, anche da divulgare ad amici e vari siti.

    Grazie ciao

    Andrea e rudy (qui a fianco che ronfa)

    ps
    ieri ho comprato il libro, grazie stupendo, in quale sezione posso farti delle domande?

  6. E cosa dire dei recinti privati (magari di pochi mq.) con i fili elettrici?
    Cosa possono percepire/pensare/provare gli animali che si avvicinano?

    Quale violenza nel costringerli in un posto unico senza uscite?
    E se poi sono messi per comodità del padrone o, peggio, perchè questo fa un’attività di cura a domicilio degli animali altrui?
    saluti (tristi)

  7. Provo a reinoltrare il mio commento: si parla di collari con scossa elettrica, ma i recinti privati con scossa elettrica come sono catalogati?

    come gli animali possono percepire la prigionia per “comodità dei padroni”?
    non è una forma di violenza? in fondo è l’uomo che sceglie per l’animale…

    Saluti

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