Zaino in spalla e si parte. Fare escursionismo col cane è una delle più belle attività che si possano fare insieme.

Sia d’estate che d’inverno, col sole o addirittura col tempo instabile: ritrovarsi a camminare sotto la pioggia o cercare un riparo da essa può essere soprendentemente suggestivo e rafforzare il legame col vostro cane.
In questo articolo troverete considerazioni a proposito dell’escursionismo col cane. Ho tralasciato i suggerimenti sull’escursionismo in generale (sicurezza, abbigliamento, pianificazione), poiché facilmente reperibili in rete.
I benefici di fare escursionismo col cane
Per escursione si intende una camminata piuttosto lunga in luoghi naturali. La sensazione è altamente appagante e scaturisce da un sentimento di scoperta, esplorazione, avventura, pace e contatto con la natura, della quale mai come in queste occasioni ne approfodiamo la conoscenza.
L’escursione fatta con un cane si rivela soprendentemente diversa da quella che possiamo fare da soli o accompagnati da soli esseri umani. Il cane ha un apparato sensoriale e un profilo motivazionale diverso dal nostro. Sarà attratto da siti, stimoli, odori differenti dai nostri e quando con lui abbiamo un certo legame è inevitabile fare un’esperienza differente del bosco o della radura. Ci accorgiamo di cose che non avremmo osservato, abbiamo un diverso modo di mappare il territorio e in definitiva la nostra esperienza della camminata ne risulta più ricca ed emozionante, soprattutto quando guardando il nostro cane ci accorgiamo che si fida di noi, che ne influenziamo gli spostamenti e l’attenzione che porta sull’ambiente.
Soddisferemo inoltre diversi bisogni: quello di movimento, di esplorazione, di fare attività cognitiva e il nostro legame ne risulterà sempre più solido e profondo. Questo è alla base di una convivenza felice ed è di solito ignorato da chi si concentra sulla sola “obbedienza” del cane, ignorando che i problemi educativi si fondano solitamente su necessità biologiche, emotive, sociali e cognitive non soddisfatte (inutile tentare di insegnare al tuo cane a non tirare, se non lo porti regolarmente a spasso, se non gli fai “prendere aria”, se non ci giochi, se non gli fai fare qualche corsa e se non sai comunicare bene con lui).

Qualche consiglio
Attenzione a non considerare il nostro cane come una semplice appendice che deve solo essere obbediente durante le camminate, perché “gli abbiamo già fatto un favore a portarlo con noi”. Prima di tutto non ha senso: il cane ignora questo ragionamento, semplicemente non può conoscerlo, è solo nella nostra testa. Secondo, a causa di questa logica ristretta, ci perderemo la magia che scaturisce dallo “scambio cognitivo” emergente dal rispetto verso un essere vivente diverso da noi, ma non per questo inferiore.
Se il cane è un ribelle monellaccio, l’escursione potrebbe rivelarsi un disastro da “chi me lo ha fatto fare”. In tal caso rivolgiti per favore a un bravo educatore cinofilo, anche se “hai sempre avuto cani” ed è “solo con questo che non riesci”. Evita di fare l’autodidatta a tutti i costi e semplificati la vita. Ne ricaverai un’esperienza tale che ti cambierà la vita in meglio e farà scoprire cose così affascinanti che vorresti a tratti riavvolgere il nastro per farti un’altro giro di giostra!

Bellissima idea quella di fare escursionismo con il proprio cane! Naturalmente sarà un’esperienza “diversa” come suggerisce giustamente l’articolo ma proprio per questo motivo indimenticabile se preparata e affrontata con il giusto spirito..
Pascià. un cane da portare nelle camminate,bravissimo anche se con le zpe ti sporca ,ma….l’amore lascia il segno!