Assodato che in linea generale, quando è possibile, è meglio che i cani interagiscano da liberi, come riportato in questo articolo, continuiamo ad occuparci dell’imprevisto. Cosa accade se non posso fare altrimenti? Che succede se per un motivo o per un’altro due cani interagiscono al guinzaglio e come posso evitare l’insorgere di un conflitto?
Il primo punto lo abbiamo visto nell’articolo: Esercitati nella “lettura” dei cani, così da capire se e quando lasciare incontrare i cani al guinzaglio. Passiamo al secondo…
Usa guinzaglio lungo e pettorina
Il guinzaglio lungo ha diversi pregi. Puoi modificarne la lunghezza in ogni momento come mostro in questo video. E quando ne hai la possibilità il cane ha un raggio enorme per perlustrare l’ambiente e rilassarsi mentre “legge il gazzettino dei cani”, fatto degli odori di chi è passato da quelle parti.
Fortificare i circuiti neurali della calma
Le attività prolungate a basso contenuto di arousal (attivazione emozionale) fortificano i circuiti neurali della calma. Così, per un cane che tende ad essere sempre agitato, una bella passeggiata col guinzaglio lungo, che rende il cane più libero di annusare in giro e confrontarsi col mondo, tende ad essere meglio dei giochi sfrenati con gli altri cani. Parlo soprattutto di risultati a lungo termine: è ovvio che dopo un sforzo fisico il cane si calmi, ma dopo poche ore siamo punto e a capo, con l’aggiunta di aver fatto svolgere un’attività allenante e il risultato che domani per stancarsi dovrà correre di più e più a lungo. Un alta arousal è inoltre associata all’aumento dello stress. Lo dico per esperienza diretta. Per anni ho sperimentato sia la prima strategia (far “sfogare” attraverso il gioco o l’intensa attività fisica), che la seconda, attuata dopo aver ascoltato una lezione sullo stress di Turid Rugaas e aver integrato le informazioni ricevute con gli studi sulle scienze cognitive animali. Scoprii la via più breve e duratura nel tempo per rendere i cani sereni: i risultati sono stati eccellenti e continuano ad esserlo!
L’appagamento rende pacifiche le interazioni
Stancare il cane quindi non è una buona strategia. Lo è invece creare un equilibrio fra gioco, riposo, socializzazione e lunghe e perlustrative passeggiate con e senza guinzaglio. Così il tuo cane conoscerà la differenza fra stanchezza e appagamento. La stanchezza deriva dal semplice utilizzo di corpo e mente, non importa per cosa. L’appagamento nasce dalla soddisfazione dei bisogni del cane (mangiare, bere, dormire, sentirsi al sicuro, sentirsi parte del gruppo, essere coinvolto, fare esperienze sufficientemente varie).
Un cane calmo e appagato tenderà ad evitare i conflitti, rispetto a quando è stanco, irritabile o eccitato.
Libertà di movimento = migliore comunicazione
Il pregio del guinzaglio lungo nella comunicazione fra cani è che ti consente di rimanere più lontano dalla loro interazione e di tenerlo allentato per facilitare i movimenti del tuo cane, che potrà arretrare, balzare, curvare, ruotare, avvicinarsi ecc. molto più liberamente.
Un giorno una mia allieva di nome Sonia, mi stava seguendo in una consulenza a domicilio. Mentre attraversavamo il parco in un’area in cui i cani non potevano essere slegati, un cane andò incontro al suo. Lei se ne stava all’altro capo del suo bel guinzaglio di tre metri. Lo teneva allentato, mentre i cani si annusavano liberi e appena i due quattro zampe presero strade diverse mi disse: “con questo guinzaglio di tre metri ho risolto ogni problema”.
Anche la pettorina consente al cane di comunicare meglio. Spesso il cane viene trattenuto dal collare, che a volte impedisce al cane di abbassare la testa. Ma abbassare la testa è uno dei segnali calmanti, detti anche “di pacificazione”. Nota bene, non “sottomissione”, ma pacificazione: sono segnali usati anche dalla mamma con i cuccioli o da cani con uno status sociale più elevato rispetto all’altro e servono a prevenire o risolvere i conflitti.
In sostanza l’uso del guinzaglio di tre metri e della pettorina permettono al cane di comunicare in modo più simile a quanto farebbe se fosse libero dal guinzaglio, come mostrato nell’immagine sopra. E i cani liberi interagiscono meglio e hanno possibilità infinite di apprendere a comunicare e interagire correttamente.
Questo significa che ogni altro strumento diverso da guinzaglio lungo e pettorina è sbagliato?
Assolutamente no. Non è una questione che appare come il bianco e il nero. Siamo in campo probabilistico e la mia intenzione non è certo quella di demonizzare chiunque usi collare e guinzaglio corto. Il suggerimento di usare pettorina e guinzaglio lungo deriva da molti anni di esperienza, mia e di diverse centinaia di colleghi, in Italia e all’estero, nonché dall’esperienza di diverse migliaia di persone che nel corso del tempo, confrontando le due modalità di portare a spasso il cane, si sono accorte di come sia più utile la seconda.
Il seguente grafico può aiutarti a capire cosa intendo: con l’aumentare della contenzione del cane, aumenta anche la probabilità che si scateni un conflitto.
Sebbene guinzaglio lungo e pettorina possano essere uno strumento utile ci sono certamente altri fattori che influenzano il comportamento del cane. Andiamo a vedere il più importante: le competenze che il cane ha acquisito, ovvero il terzo dei nostri quattro punti per gestire l’imprevisto.
ciao… una domanda: il mio Ettore è stato abbandonato alla nascita senza coda (tagliata perché credevano essere un cocker puro!). E’ possibile che per colpa di questo handicap trovi difficoltà a comunicare durante gli incontri con altri cani?
Di sicuro non lo agevola. Ma ho conosciuto molti cani senza coda che se cavano perfettamente. Il mio prossimo articolo sarà sulle competenze che il cane deve sviluppare per poter andare d’accordo con gli altri cani. “Resta in linea”! 🙂
Ciao… io uso la pettorina con la mia pelosa che ha un torace piuttosto possente nonostante la corporatura magra… l’unico problema è che sembra che la pettorina non le piaccia proprio, non vuole farsela mettere quando dobbiamo uscire, e dopo che gliela faccio indossare sembra quasi affranta. Con il collare invece non aveva problemi. Stiamo iniziando a pensare che la pettorina le dia fastidio (forse sotto le “ascelle”?!), infatti si scuote spesso quando ce l’ha. Abbiamo provato a regolargliela in diversa maniera ma nulla. Come fare? Esistono pettorine “comode”?
Buongiorno e grazie per tutti i consigli che ho ricevuto avendo letto anche il suo libro.
Una domanda: non trovo un guinzaglio lungo, almeno qui in Svizzera, a Lugano. Semplicemente “non esiste”. Ne ho quindi messi due assieme, ma non è una soluzione ideale. Dove potrei procurarmene uno, in Italia o su Internet?
Ci sono almeno due alternative. La prima è quella di costruirselo con un moschettone e una lunghina da roccia. La seconda è acquistarlo dal sito di haqihana: http://www.haqihana.com/. 🙂
Ciao Angelo, vorrei sapere che differenza c’è nel guinzaglio lungo tra lo spessore da dieci millimetri e quello da dodici millimetri?