Il cammino che propongo non è quello che lega l’animale alla sua sottomissione, ma alla sua elezione a maestro. Chi crede che lo scopo sia far fare all’animale ciò che l’uomo desidera ha preso una strada molto diversa dalla mia. Lo scopo non è l’obbedienza, non l’addestramento e nemmeno l’educazione. Lo scopo è una riconnessione con ciò che siamo veramente. Uno stato rilassato e naturale, in cui riconosciamo noi stessi, il cane e ogni essere, come parte della stessa viva e onnipervadente unità fondamentale.