La più elevata forma di gioco col cane? Ve la racconto in questo libro.
“Un cuore felice” è il titolo del mio nuovo libro. Parla di gioco col cane sì, ma in modo differente. Sono passati cinque anni dalla pubblicazione del mio primo libro e mai ne avrei scritto un secondo se non avessi avuto una sorta di necessità nel farlo. Volevo nuovamente contribuire a cambiare visione. Questa volta lo faccio sul gioco.
Cosa sia veramente il gioco nessuno lo sa e nessuno potrà mai definirlo con esattezza. Nemmeno gli etologi sono riusciti a farlo. Questo sembra un limite, eppure è proprio ciò che rende il gioco una forma di interazione e sviluppo così speciale, una fonte così ricca di opportunità. Molto più grande di ciò che perfino molti professionisti pensano che sia.
Il gioco è una iniziazione alla vita, se non giochi muori. Muori dentro. È l’attività che più di ogni altra ci dona vita, conoscenza e capacità. Rende maggiormente umani, rende maggiormente cani.
Il fatto è che non basta solo lanciare una palla o mettere un bocconcini sotto un conetto per realizzare ciò che veramente è il gioco. Voglio dire, ok “le mille idee per giocare col tuo cane” di cui le librerie sono piene, ma siamo sicuri di saper davvero giocare? Qual è la forma più elevata di gioco? Quali caratteristiche lo rendono davvero tale? Ne parlo in questo libro, “Un cuore felice”, scritto insieme a Valeria Raimondi. Curioso anche il modo in cui sono stato “chiamato” a scriverlo, lo descriverò più avanti.
Anche i cani sono persone
È il presupposto del libro. Molti scuoteranno la testa, ma non chi conosce davvero il proprio cane e sa perfettamente quanto abbia una sua “personalità”. E nemmeno gli scienziati che indagano il comportamento sociale e la psiche dei nostri amici a quattro zampe. Anche i cani sono persone: saperlo ci apre a dinamiche relazionali che altrimenti non potremmo esplorare durante il gioco con loro. È un presupposto fondamentale nell’attuare il metodo che propongo.
Intelligenza, emozioni, affettività, relazioni sociali: il gioco secondo l’approccio cognitivo-relazionale
Il gioco modella e rimodella l’intelligenza del cane, la sua vita emotiva, la relazione che abbiamo con lui, le sue capacità di far fronte al mondo e di approcciarsi agli altri, cani, umani e altri animali.
Il gioco è fortemente sottovalutato. Talmente complesso che nemmeno gli etologi sono riusciti a darne una definizione esaustiva e coerente. Ed è proprio questa sua indefinibilità a darci modo di intuire quanto grandi siano le potenzialità nascoste in questa pratica così genuina e liberatoria.
Le 16 leggi fondamentali del gioco
Il tempo che trascorri giocando è tempo guadagnato. Lo sostengo da sempre, tanto che indosso spesso una maglietta con questa frase. Il gioco è sottovalutato e anche poco conosciuto. Ad esempio diversi esperti lo utilizzano come strumento per ottenere particolari benefici, ma la forma più elevata di gioco è caratterizzata proprio dalla mancanza di obiettivi stabiliti a tavolino. Il vero gioco non ne vuole. Ho quindi riportato nel testo ben 16 leggi fondamentali per vivere il gioco secondo la sua forma più elevata.
Come è nata l’idea e perché ho deciso di scrivere questo libro
Un libro sul gioco non lo avrei mai scritto, o almeno questo è quello che pensavo fino a luglio scorso. Ma a un certo punto è diventata un’esigenza impellente e devo ringraziare Valeria Raimondi, il coautore di questo libro. Valeria è un agente letterario, da sempre appassionata di cani, tanto che ha frequentato la mia scuola. Proprio frequentandola, a fronte del laboratorio sull’educazione mentale del cane, le è venuta l’idea di scrivere il libro, lo ha fatto e mi ha chiesto di scriverne la prefazione. Mentre leggevo il testo, mi venivano in mente un mucchio di cose che spiego e dimostro negli ultimi anni ai miei studenti e clienti. Non mi ero accorto, prima di quel momento, quanto fosse cambiato nel tempo il mio approccio al gioco e immediatamente mi sono detto: ho troppe cose da dire su questo argomento. Così ho chiamato Valeria e le ho proposto di scrivere una mia parte a complemento della sua, cose che dovevo assolutamente raccontare, cose che non sono presenti su alcun libro che parli di gioco col cane oggi in commercio. Valeria ha accettato entusiasta, così come l’editore, Sperling&Kupfer rappresentato per noi dalla dolcissima Elisabetta Albieri, editor di grande esperienza.
Postfazione di Marc Bekoff
Meraviglioso per me è che Marc Bekoff, fra i padri dell’etologia cognitiva, abbia accettato di fornire il suo contributo anche in questo libro, scrivendone una postfazione.
Titolo: Un cuore felice. L’arte di giocare con il tuo cane.
Autori: Angelo Vaira, Valeria Raimondi
Editore: Sperling & Kupfer (15 novembre 2016)
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