“Grazie a coloro che guardano Earthlings, il mondo non sarà più lo stesso”
– Tom Regan, autore
“E’ la rara esperienza di essere cambiati da un film. Earthlings ha questo potere.”
– Persia White, attrice/attivista
“Earthlings è il primo film di tutti i tempi che gli americani non vogliono vedere”
– Gretchen Wyler, The Humane
Society of the United States
EARTHLINGS è il film-documentario sull’assoluta dipenenza dell’uomo dagli animali (per compagnia, cibo, abbigliamento e ricerca scientifica), ma esso illustra anche il nostro assoluto disprezzo per i cosiddetti “fornitori non-umani”. Il film è narrato dall’Academy Award nomenee Joaquin Phoenix (WALK THE LINE, GLADIATOR) ed accompagnato dalle musiche dall’acclamato artista Moby.
Potente, informativo e provocatorio EARTHLINGSè di gran lunga il più globale documentario che sia mai stato prodotto sulla correlazione tra umani, animali ed interessi economici.
Tutti dovrebbero vederlo, ma così non sarà e forse proprio per gli interessi economici che sono dietro a tutto questo.Il film mostra il peggio, ma credo, o meglio voglio credere, che ancora esistano degli esseri umani che con gli animali hanno un rapporto molto diverso, anche se questi animali sono chiusi negli zoo, lavorano nei circhi, vengono impiegati nello sport o servono a nutrirsi.Non è tutto oro quel che luccica, ma a volte invece è proprio oro.Penso che nessuno al mondo, o forse veramente pochi eletti, possano ritenersi completamente innocenti. Tutti sono complici di almeno uno dei crimini illustrati: che sia indossare un paio di scarpe in pelle, bere un bicchiere di latte, cavalcare, possedere animali domestici che domestici non sono ecc…ecc….ecc…..Mi chiedo…….. come si può fare a cambiare? C’è forse una via d’uscita? Secondo me l’obiettivo raggiungibile potrebbe essere il Rispetto per la Vita, anche quando si è costretti ad uccidere.
E’ un film uscito parecchio tempo fa…arrivato da poco in confronto qui da noi. Già questo fa pensare.Alla fine siamo sempre “colpevoli”: quali animali sono domestici? I cani? Li abbiamo creati noi, affronto enorme a Madre Natura. I cavalli? Ma neanche per sogno!Alla fine credo che siamo, nel bene e nel male, un ponte tra specie diverse e che dovremmo cercare i più possibile di adempiere questo compito, piuttosto che servircene e basta.La nostra “forza” è nel poter mediare, non nell’asservire.Ci servono scarpe, abiti e carne, ma non ci serve la produzione intensiva, lo spreco di esseri viventi, la crudeltà…Penso che potremmo far capire con piccoli gesti quotidiani che noi non ci stiamo: basta latte alta qualità, basta uova da allevamenti in gabbia, basta scarpe in pelle quando non servono e così via…finchè ci “rassegnamo”, non cambierà nulla. E non è detto che tutto cambi subito.Non è mai stato così!Alex ha ragionissima: io spero vivamente che mio figlio (o figlia…non lo voglio sapere fino all’ultimo!) non cresca necessariamente con la passione per gli animali mia e di mio marito, ma che cresca col rispetto.