Io lo so che non sono solo…

Un bambino cominciava a capire prestissimo che intorno a lui c'era molto da osservare e da imparare. Non conoscevamo il significato della parola "vuoto". Nel mondo che ci circondava niente era irrilevante, mai il cielo era vuoto o silenzioso. Dappertutto c'era vita, percettibile o impercettibile, ogni cosa, ogni forma di vita possedeva qualcosa da cui potevamo apprendere, persino una pietra. Ciò suscitava una grande partecipazione alla vita. Nessuno era mai solo, anche quando non era in compagnia di qualcuno. Il mondo era pieno di vita e di sapere. Per un Lakota non c'era completa solitudine.

Orso in Piedi
1868 – 1939

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5 commenti su “Io lo so che non sono solo…”

  1. In effetti cosa è mai la solitudine???Si riferisce solo all’assenza di altri esseri umani, perchè altrimenti questa parola non esisterebbe.Chi sa che la solitudine non esiste è chi la ama, chi riesce a percepire quanto ci sia di fantastico nel silenzio non silenzio, quanto sia bello percepire il vero senso delle cose che ci circondano.Provate a sdraiarvi al tramonto sulle morbide dune del deserto, in quell’apparente solitudine e vedrete che sensazione di pace e di completezza sentirete.Quanto vorrei poter provare più spesso tali sensazioni invece di passare la maggior parte della mia vita nel mezzo del caos più totale.

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  2. Buffo. Domenica mattina, in albergo, ho acceso la tv e ho messo su MTV, giusto per svegliarmi con un po’ di musichina. E c’era il buon Lorenzo che cantava proprio questa canzone, e pensavo…cavolo, com’è cambiato…e non so perchè, ho pensato al blog e a tante altre cose.coincidenze?Mah!Sara

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  3. Per me il senso è anche che, se stiamo bene con noi stessi, non siamo mai soli. Siamo sempre con una persona che ci ama e capisce. E a quel punto apprezziamo tutto quello che ci circonda.Sara

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  4. Per me dobbiamo sempre rispettare dei tempi.Ascoltare noi stessi e gli altri, e se abbiamo imparato a capire noi stessi, corpo, anima, cuore, mente, e a capire quando queste parti sono in armonia, capiamo anche gli altri.C’è un tempo per la pace e uno per combattere, per lavorare e per riposarsi…Dobbiamo lavorare su noi stessi ed interagire con gli altri, a seconda del momento…e apprezzare entrambi questi momenti, perchè l’uno è connesso all’altro e ci fa capire se camminiamo sulla strada giusta.Lasciare spazio, lasciare liberi noi stessi e gli altri di andare e venire, non pensare di migliorare nessuno nè di essere maestri ma dire solo…sono qua.E’ cucinare sempre più che solo per se stessi e mangiare in giardino, con la porta aperta.C’è chi si fermerà subito a mangiare con noi e ascolterà la nostra storia e noi la loro, chi passerà dieci volte prima di rivolgerci la parola, chi solo guarderà e magari non si fermerà mai. Ma comunque lasceremo un segno, quello che era giusto che quella persona avesse.Dobbiamo solo esserci, per tutti, e niente di più. In ogni momento.E non è facile.Sara

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  5. guardando la foto…gli indiani i cavalli,il mare e il giorno che se ne va sembra che tutto abbia un senso,da qualche parte forse un giorno troverò il mio!quasi non mi sento più sola!non mi sento più triste! poi guardo i miei cani e i miei gatti e nei loro occhi ritrovo l’amore ! loro che danno un senso alla mia vita,che mi aspettano mi capiscono mi seguono mi stanno sempre vicino!loro che sono la mia sola famiglia!e io angelo non smetterò mai di essere grata alla tua scuola x avermi fatto provare queste emozioni x avermi fatto leggere queste parole negli occhi dei miei angeli custodi a 4zampe

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