Domande e Risposte su Ricalco e Guida
Ricalco e Guida? Una tecnica di cui si sente parlare sempre più spesso. Il problema è che una cosa è capirne il significato e un’altra è impadronirsi della sua efficacia: è una capacità che va compresa e affinata col tempo e tanto esercizio.
L’ispirazione per questo post mi è venuta dalla gentile mail che mi ha inviato Rossella…
Aiutami a mettere a fuoco il ricalco. L’esercizio pratico che ci hai proposto è finalizzato all’orientamento del cane sull’uomo(io ho capito questo).In questi giorni a scuola lo ho applicato con i cani che sono venuti e ne ho potuto sentire profondamente l’efficacia,soprattutto il senso di calma che sente l’animale quando allenti la pressione fisica(peso avanti peso indietro),mi piace tantissimo anche a me.Mi è difficile trovare invece il collegamento tra ricalco teorico e pratico.Se è vero che per ricalco si intende entrare nello stato emotivo del cane(un arosal alto ad esmpio)per poterlo portare ad uno stato eccitatorio più basso e guidarlo dove voglio guidarlo, materialmente come faccio a ricalcare un cane che parte in tiro come un treno, od uno che, libero,abbaia come un pazzo a tutto quello che si muove?Io nel primo caso mi fermerei, aspetterei che il cane è in grado di darmi attenzione per poterlo poi guidare, nel secondo caso aspetterei il momento in cui il cane ha un attimo di interruzione di quel comportamento e lo attirerei su di me per guidarlo in altr attività. Le stesse situazioni come le affronto con il ricalco? Io, da sempre, sono specializzata nel perdermi in un bicchiere d’acqua: dammi una mano a capire.Grazie, un abraccio.
– Rossella
È vero che per “ricalco” si intende entrare nello stato emotivo del cane?
Non necessariamente. Entrare nello stesso stato emotivo è “empatia” ed è certamente possibile. In questo caso quello che vai a ricalcare è l’assetto cognitivo-emozionale (lo stato d’animo nel linguaggio comune). Ma per entrare in sintonia col cane, per ottenere quella “connessione” che Monty Roberts chiama “Join up” e che in pnl è chiamata “rapport”, non è necessario provare le stesse emozioni.
Il ricalco è anche chiamato “rispecchiamento” o “mettersi al passo”. In sostanza puoi ricalcare dell’altro ed realizzare lo stesso il rapport. Ma cosa nello specifico puoi ricalcare in un cane? Ecco qualche idea:
- espressione del volto
- respirazione (la frequenza ad esempio, o se il cane sospira sospiri anche tu)
- vocalizzi
- movimento (rapidità, ritmo)
- direzione (andando nello stesso verso o dalla parte opposta)
- distanza
- tempi
- segnali di calma
- comportamenti specifici (annusare è molto efficace)
- schemi e sequenze di comportamento
- valori (cosa è importante per il cane? oggetti, attività, ecc. questo è quello che viene usato normalemente nei campi d’addestramento per ottenere attenzione dal cane: gli presenti ciò che gli piace; preferisco ricorrere a questo tipo di ricalco come ultima risorsa perchè voglio che il cane sia “con me” senza strumenti di mezzo)
- emozioni
Materialmente come faccio a ricalcare un cane che parte in tiro come un treno, od uno che, libero,abbaia come un pazzo a tutto quello che si muove?
Il primo puoi ricalcarlo muovendoti specularmente a lui: ti muovi altrettanto velocemente e tiri con uguale forza, ma dalla parte opposta. Essenziale: quando il guinzaglio è teso non devi trascinare il cane, ma rimani ferma come se foste in equilibrio col tiro alla fune e tu hai la direzione del tuo corpo (controlla i tuoi piedi e quelli del cane) opposta a quella del cane.
Nel secondo caso è meglio che il cane non sia lasciato libero: ci sono troppe varianti in gioco. Ma una buona idea è ricalcare l’intensità con cui sta abbaiando esprimendola in un’altra azione, ad esempio correndo.
Queste non sono tecniche standard, ma solo esempi. Gli Educatori Cinofili ThinkDog sanno che non c’è un modo giusto, ma un modo che funziona per quel cane, in quel contesto in quel momento. L’abilità sta proprio nello scovare quali sono le azioni che funzionano in quel preciso momento.
Una volta che hai il rapport però devi guidare:
- in quale stato porti il cane adesso? qual è lo stato che gli serve?
- puoi chiedergli di fare qualcosa, ma anche qui, quello che gli chiedi deve essere utile alla sua evoluzione individuale: è meglio che ti guardi? che si allontani? che si sieda? che cerchi i bocconcini che hai lasciato cadere per terra?
Io nel primo caso mi fermerei, aspetterei che il cane è in grado di darmi attenzione per poterlo poi guidare
È una alternativa. Ma nel frattempo che il cane ti da attenzione continuerà a comportarsi in modo “maladattivo” andando a rinforzare i circuiti neurali preposti a quel comportamento. In sostanza rinforzi proprio lo schema comportamentale, cognitivo ed emotivo che vuoi scardinare. È quello che per anni ci hanno detto di fare i comportamentisti. Chi usa il clicker in genere preferisce questa modalità. Ma quando da risultati è troppo lunga e lascia spesso delle lacune nella mente del cane riducendola spesso ad un colabrodo (sa comportarsi bene solo in contesti molto specifici, mentre negli altri continua ad avere serie difficoltà).
Nel secondo caso aspetterei il momento in cui il cane ha un attimo di interruzione di quel comportamento e lo attirerei su di me per guidarlo in altr attività
Come sopra…
Grazie Rossella per avermi autorizzato a pubblicare l’email. Se in cinofilia avessero tutti le tue qualità e la tua stessa voglia di mettersi in gioco il mondo sarebbe un posto migliore per i cani.
Annusare! Quando lo faccio con Ciro lui sembra impazzire di felicità! Scodinzola come un matto e mi lecca tutta la faccia, come ad esprimere tutta la sua gioia per essere così “uguali”!Saluti a tuttiAlessandra
Mi sembrava quasi impossibile in linea teorica; ma, provando, anticipado movimenti, velocità, direzioni, mi rendo conto di essere più vicino e molto in sintonia. Bisogna esercitarsi molto, io per vari motivi, purtroppo, non riesco, ma più si lavora e più riesce ad avvicinarsi ai propri traguardi.ciao a tuttiMarco
Bravo Marco. Ho cominciato così anch’io: LA RIPETIZIONE E’ LA MADRE DI TUTTE LE ABITLITA’.
Proprio ieri sera ho tenuto due ore di corso sul ricalco (teoria e, sopratutto, pratica).Solo che i miei corsisti sono tutti Humans :-DIn alcune occasioni segnalo comunque il tuo blog per la chiarezza con cui spieghi certi argomenti di PNL.Da parte mia questa sera annuserò un po’ la mia cagnoline visto che questo tipo di ricalco con lei non l’ho ancora sperimentato.
con un cucciolo un Po scatenato il ricalco va bene lo steSso?grazie gio
Certo che si! E anzi, è il solo modo per gestirlo correttamente. Devi ricalcare in particolar modo con il tempismo. Se ti riesci a muoverti nello stesso istante quando compie un’azione, quasi anticipandolo, lo “agganci” in meno di un secondo. Poi ti fermi con le stesso tempismo e si blocca anche lui. Quello che deve succedere dopo è il auo coinvolgimento in un’attività che pian piano lo calma, facendo “su” e “giù”.
Unico problema: scriverlo e capirlo è tutt’altra cosa rispetto a saperlo fare.
Ho sempre ricalcato i miei cani istintivamente, senza nemmeno sapere che fosse una tecnica educativa. Mi abbasso e li annuso, giochiamo “maschio” dandoci qualche spintarella e girandoci intorno, se si puntano per andare da una parte con insistenza, mi fermo, mi giro e mi blocco puntando la direzione opposta finché mi seguono. Certo non avranno risolto il 100% ma nemmeno è da risolvere, qualche leggero difetto lo considero parte della loro personalità. Felice quindi di aver agito bene 🙂