La Timidezza di un Cane Può Dipendere dalla Timidezza del Proprietario?

cane-timido

La timidezza di un cane può dipendere dalla timidezza del suo proprietario? Una giornalista mi ha fatto questa domanda sull’onda di curiosità sollevata dal servizio che Verissimo di Canale 5 ha dedicato a ThinkDog, la mia Scuola, battezzandola “scuola per cani timidi”, visto che lavoriamo spesso con cani che hanno problemi legati alle paure. Mi perdoneranno i colleghi per l’uso del termine “timidezza”, deciso per altro dalla redazione di Verissimo, efficace per comunicare col grande pubblico, ma sicuramente poco tecnico.

Tornando a noi: i cani possono assomigliare ai loro proprietari a tal punto da infondere loro timidezza?

Quante volte ci siamo posti queste domande? Lo so, lo so. Razionalmente è difficile credere ad una cosa simile, eppure qualcosa dentro ci dice che è così! Non è vero?

Ecco un’altro punto in cui la scienza conferma le nostre intuizioni.

Non possiamo dire che il comportamento di un cane dipenda unicamente da quello del suo partner umano, però ne viene certamente influenzato. Molto a volte.

I nostrisentimenti amplificano quelli del nostro cane: un cane timido con un proprietario apprensivo avrà sicuramente maggiori problemi rispetto a uno con un proprietario che infonde sicurezza e tende a sdrammatizzare. Tra uomo e cane avviene ciò che la psicologia sociale chiama contagio mozionale: un passaggio di emozioni che si realizza a livello per lo più inconscio, attraverso movimenti, gesti, respirazione, espressioni del volto e così via.

Questo accade grazie ai neuroni specchio, che percepiscono le emozioni degli altri ed istantaneamente ci consentono di essere empatici. Con questo meccanismo, molto sofisticato presente in tutti gli animali sociali, tendiamo ad assumere le stesse emozioni di coloro che ci stanno attorno.

E non è tutto. Le interazioni sociali ripetute scolpiscono la “forma”, il numero di neuroni e loro rispettive connessioni sinaptiche. L’esposizione continuata della sua mente ai nostri sentimenti può abituare la mente del cane ad un dato registro emotivo. Ne consegue che il modo in cui il nostro cane entra in contatto con noi (e noi con gli individui con cui trascorriamo la maggior parte del tempo) assume una rilevanza inimmaginabile. Fino a volte a rendere un cane “simile” al suo padrone.

Potrebbe interessarti anche...

5 commenti su “La Timidezza di un Cane Può Dipendere dalla Timidezza del Proprietario?”

  1. Ad ogni nuovo post pubblicato, mi rendo sempre più conto che la responsabilità umana verso i nostri amici quadrupedi è infinita, immensa, a volte preoccupante.Col caratteraccio che mi ritrovo e l’altalena di umori a cui sottopongo il Branco, credo di potermi ritenere fortunata! I miei piccoli sono ancora abbastanza equilibrati…(!!!)

    Rispondi
  2. Ad ogni nuovo post pubblicato, mi rendo sempre più conto che la responsabilità umana verso i nostri amici quadrupedi è infinita, immensa, a volte preoccupante.Col caratteraccio che mi ritrovo e l’altalena di umori a cui sottopongo il Branco, credo di potermi ritenere fortunata! I miei piccoli sono ancora abbastanza equilibrati…(!!!)

    Rispondi

Lascia un commento