Come un abisso su una corda tesa

Vi chiederanno come si attraversa la vita. Rispondete “come un abisso su una corda tesa: in bellezza, con cautela e oscillando”.

– Morya

Essere perfetti non va bene.

Ma io sono un vero professionista della ricerca della perfezione! Un master! E non ho dovuto fare nessun corso per questo! Ho un talento naturale. Per me a volte è stato facilissimo rovinare le cose in questo modo…

Poi grazie a qualcuno che lassù mi vuole bene, man mano mi sono reso conto che il “giorno perfetto” si sarebbe rivelato una delusione perchè non contiene nessun elemento di sorpresa!

Il paradosso della perfezione è che qualcosa per essere perfetto dev’essere flessibile e capace di migliorare. Eppure se si può migliorare non è perfetto.

Come ci si muove? Siamo perusasi che se valutiamo tutto in anticipo possiamo vivere momenti perfetti.

Scelte difficili, gioia, celebrazione della vita, errori, apprendimento, ricerca e momenti in cui dal cuore parte un’esplosione di potente e calma gioia che si espande nel corpo e poi fuori di esso.

 

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5 commenti su “Come un abisso su una corda tesa”

  1. Fin da quand’ero piccina i miei genitori hanno voluto da me sempre il massimo, credendo di spingermi a fare il meglio che potevo, ignorando che l’essere al centro dell’attenzione, con gli occhi puntati addosso per vedere cosa farai e in che modo, più che uno stimolo poteva.. spaventare da morire!! paura di non far bene, paura di sbagliare, di non essere adeguata, paura di esprimere un pensiero e non trovare l’accordo degli altri, costante sensazione di non essere all’altezza delle aspettative.. molte delle cose che ho fatto (maturità, patente, laurea..) esistono nella mia vita, ma è come se ad averle fatte fosse stato qualcun altro: non mi appartengono, non le ho vissute, ero troppo tesa ad appagare gli altri e non mi sono vissuta quei momenti. Ho preso voti alti, ma ho l’impressione di non averli meritati. Ero davvero così brava? così intelligente? quando parlavano di me era come se descrivessero un’altra persona!!
    Forse quella ragazza che, come tutte le mie amiche di allora, ora avrebbe un marito, un bambino piccolo, un lavoro “sicuro” e la testa sulle spalle.
    Mi sono sempre sentita inadeguata, ma solo ora capisco quant’è bello aver potuto scegliere di vivere da sola (vai via di casa e non ti sposi?!)insieme ad uno splendido alano (con tutti i cani che c’erano proprio un cavallo?!), avere un lavoro “sicuro” e volerlo lasciare (sarai mica matta con la crisi che c’è!)perchè mi sento in gabbia, perchè voglio intraprendere il sogno che voi avete realizzato, perchè ho sempre cercato la mia strada senza mai trovarla e ora che ho conosciuto Thinkdog mi è ben chiaro quale sia! non mi importa se da anni mi dicono di desistere, li ho soltanto tenuti a bada perchè nessuna scuola mi dava l’idea di avere un cuore che batte!! e questa ce l’ha, eccome!! 🙂 la vita non ha delle istruzioni da seguire, non sempre le strade dritte e assolate sono quelle che garantiscono la felicità, è bello volersi bene cullando i propri difetti e accettandosi, senza condanne. Siamo unici e irripetibili e se seguiamo sempre bene il nostro cuore non possiamo che andare nella giusta direzione!!

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  2. Fin da quand’ero piccina i miei genitori hanno voluto da me sempre il massimo, credendo di spingermi a fare il meglio che potevo, ignorando che l’essere al centro dell’attenzione, con gli occhi puntati addosso per vedere cosa farai e in che modo, più che uno stimolo poteva.. spaventare da morire!! paura di non far bene, paura di sbagliare, di non essere adeguata, paura di esprimere un pensiero e non trovare l’accordo degli altri, costante sensazione di non essere all’altezza delle aspettative.. molte delle cose che ho fatto (maturità, patente, laurea..) esistono nella mia vita, ma è come se ad averle fatte fosse stato qualcun altro: non mi appartengono, non le ho vissute, ero troppo tesa ad appagare gli altri e non mi sono vissuta quei momenti. Ho preso voti alti, ma ho l’impressione di non averli meritati. Ero davvero così brava? così intelligente? quando parlavano di me era come se descrivessero un’altra persona!!
    Forse quella ragazza che, come tutte le mie amiche di allora, ora avrebbe un marito, un bambino piccolo, un lavoro “sicuro” e la testa sulle spalle.
    Mi sono sempre sentita inadeguata, ma solo ora capisco quant’è bello aver potuto scegliere di vivere da sola (vai via di casa e non ti sposi?!)insieme ad uno splendido alano (con tutti i cani che c’erano proprio un cavallo?!), avere un lavoro “sicuro” e volerlo lasciare (sarai mica matta con la crisi che c’è!)perchè mi sento in gabbia, perchè voglio intraprendere il sogno che voi avete realizzato, perchè ho sempre cercato la mia strada senza mai trovarla e ora che ho conosciuto Thinkdog mi è ben chiaro quale sia! non mi importa se da anni mi dicono di desistere, li ho soltanto tenuti a bada perchè nessuna scuola mi dava l’idea di avere un cuore che batte!! e questa ce l’ha, eccome!! 🙂 la vita non ha delle istruzioni da seguire, non sempre le strade dritte e assolate sono quelle che garantiscono la felicità, è bello volersi bene cullando i propri difetti e accettandosi, senza condanne. Siamo unici e irripetibili e se seguiamo sempre bene il nostro cuore non possiamo che andare nella giusta direzione!!

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