L’ego confonde, complica, rende frustrati e difficili le situazioni più semplici.
L’ego e i suoi figli
Ego è l’illusione di essere separati dal resto.
Quindi ci siamo noi e ci sono gli altri e il resto del mondo.
E nasce avversione per ciò che non ci piace e attaccamento per ciò che ci piace.
Avversione è rabbia, frustrazione. Attaccamento è la convinzione errata che senza una determinata cosa o persona non puoi essere felice, il che ovviamente è una sciocchezza. Può trasformarsi in dipendenza o mania del controllo, basata sulla falsa credenza che tutto possa mantenersi così com’è, immutabile. Nascono orgoglio (necessità di sentirsi migliori degli altri), gelosia, invidia (incapacità di gioire della felicità degli altri), odio (desiderare che gli altri soffrano).
La prigione mentale e la via d’uscita
Mi sorprendo quando gli altri mi raccontano i loro problemi e non si accorgono che erigono loro stessi la prigione che impedisce al loro cuore di palpitare libero. Io stesso mi sorprendo quando scopro me stesso a farlo. Sono meccanismi inconsci di cui è possibile liberarsi solo allenando la consapevolezza e l’attitudine a essere di beneficio agli altri. Comprenderemo così che siamo connessi, interdipendenti e che non c’è, in ultimo, una reale separazione fra noi e gli altri, per cui la felicità degli altri può essere la nostra felicità e la loro sofferenza è la nostra sofferenza.
Per “altri” non intendo la nostra cerchia di amici. Intendo l’umanità intera, l’animalità intera, qualsiasi essere vivente.
La dimensione dell’Essere
Quando siamo rinchiusi in noi stessi diventiamo schiavi di vantaggio e svantaggio. Siamo costantemente agganciati al fare per ottenere qualcosa in cambio. Ci dimentichiamo che è possibile una dimensione senza scopo, in cui si è e basta. È la dimensione dell’Essere. In cui si perdono i confini fra noi, la nostra azione e l’oggetto con cui interagiamo.
Tutto diventa spontaneo, qui, adesso, nel pieno funzionamento di corpo, parola e mente.
Per maggiori informazioni su Lama Ole Nydahl e il Buddhismo
Lama Ole Nydahl è il primo Lama laico (non monaco) occidentale (danese) e quindi insegna secondo esempi, usi, costumi e categorie mentali tipiche degli occidentali. Questo è grande un vantaggio in termini di comprensione e intuizione. Per maggiori informazioni sulla sua persona puoi visitare il sito http://www.lama-ole-nydahl.org/.
Su questo sito invece puoi avere informazioni sull’associazione italiana che pratica secondo i suoi insegnamenti: http://www.buddhism.it/.
Bello
Ciao a tutti,
questo articolo é bellissimo e questa visione é stupenda.
Ci dimentichiamo peró che proprio perché siamo interdipendenti “Nascono orgoglio (necessità di sentirsi migliori degli altri), gelosia, invidia (incapacità di gioire della felicità degli altri), odio (desiderare che gli altri soffrano)”.
Come dire che é nato prima l’uovo o la gallina quindi di cosa parliamo?