Piccola Bibbia del Padrone Diabolico

 

Perché non occcuparci qualche volta di chi invece di vivere felice la relazione col cane vuole renderlo nevrotico?

Del resto i consigli che posso dare in tal senso sono semplici, chiari e molto facili da mettere in pratica.

Questo post è una specie di introduzione ad una piccola Bibbia (semplicemente infallibile) per rendere la vita di un cane molto triste.

Pronto?

Consiglio n°1
SII EGOISTA!

Non preoccuparti dei bisogni del cane. E non sognarti neanche di suddividerli in bisogni del corpo, del cuore, della mente e dello spirito. Basta pensare che i cani sono solo cani, inferiori all’uomo, in tutto, specie per intelletto e che le loro emozioni sono solo reazioni istintive.
Goditi la tua vita e non pensare minimamente a lui. Se ti rende la vita impossibile è solo colpa sua. Cambialo. E prendine un altro. Puoi sbarazzarti di lui abbandonandolo, portandolo (o riportandolo) in canile, puoi restituirlo al suo allevatore, oppure puoi sempre farlo sopprimere da qualche veterinario tuo complice.

In fututo ti rivelerò tutta la Bibbia del Padrone Diabolico, o se non altro i passi più importanti.

Ma come puoi subito renderti conto basta già solo applicare questo piccolo consiglio per cambiare radicalmente in peggio la vita del tuo cane e la relazione che tutta la famiglia ha con lui, bambini compresi: impareranno a vivere e comportarsi nelle relazioni attraverso il miglior tipo di insegnamento: l’esempio!

PS: il centro cinofilo, la scuola o il corso di educazione per cani, l’addestramento sono solo vaccate! Figurarsi un corso per istruttori cinofili! Chi in fondo ne sa più di te?

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4 commenti su “Piccola Bibbia del Padrone Diabolico”

  1. E ancora mi stupiscono a dire il vero due cose: l’immobilità dei “proprietari” e l’atteggiamento degli educatori. Generalizzando.”I cani soo sempre vissuti in giardino, anche quando ero piccolo è sempre stato così, me lo ricordo, quindi va bene anche per questo, se non va bene, c’ha qualcosa che non va”.Giardino????Il giardino di chi aveva un pastore tedesco era la cosiddetta “corte”, con donne che lavoravano, sfaccendavano, bambini che giocavano, polli, galline, altri cani che razzolavano in giro. Ci starei benissimo pure io.Non passavano di continuo estranei oltre la rete.Chi viveva in città e prendeva un cane (pochi), prendeva un mini cane da compagnia, che vagolava perennemente appiccicato alla sua proprietaria, dal bar alla canasta con le amiche. E pure qui non mi ci vedo tanto male.Il cane da caccia? La mattina all’alba partiva col padrone e tornava devastato come il suo compagno umano con, se era andata bene, qualcosa da mangiare.Poi crollava a dormire, e la sua presenza era un valore, non un peso.E adesso?In meno di cinquant’anni la nostra vita è stata stravolta, negli ultimi anni abbiamo pure deciso di trascinare nei nostri appartamenti sovraffollati cani da guardia, caccia, e altro.Ma non pensiamo che la loro gestione sarà difficile e che qualcosa va cambiato, perchè tutto è cambiato.A loro volta gli educatori non capiscono perchè la gente non capisce al volo.Ma come, te l’ho detto io che non va, non va e non si fa, e basta. Punto.Anzi, perchè non sai già le cose per grazia ricevuta?Senza pensare che cambiare è difficile, è stressante, e ci vuole tempo.Se una persona è venuta da te col cane, vuol dire già che ci tiene: chiedere aiuto non è facile.Sarebbe bello avere calma, pazienza, chiarezza per tutti, non solo per chi ci va a genio e già si adatta perfettamente alla nostra vita.E questo riguarda cani, “padroni”, educatori.

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  2. Domanda peregrina…che c’entra un corso istruttori con un privato che deve imparare un nuovo modo di rapportarsi al cane????O è solo un citare i corsi fattibili?Sara

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  3. Sara, almeno un motivo sul perchè ho scritto anche del corso educatori. So che molti lettori del blog lo capiscono perfettamente. L’altro è un motivo tecnico e permette al blog di arrivare a più persone. Insomma lo scopo è sempre e solo aiutare gli altri.Quando la smetterai di vedere del marcio ovunque e invece ti focalizzerai su ciò che c’è di buono nelle cose?La vita può diventare un vero inferno quando sai perfettamente cosa NON vuoi.

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  4. Sinceramente non capisco questa “aggressione”, veramente ho solo perso il filo rosso del discorso.E non capisco nemmeno questo preconcetto nei miei confronti, visto che non mi pare proprio di passare la vita ad accusare la gente o a vedere tutto nero.Ho chiesto…come sei arrivato da una cosa all’altra?O stavi solo facendo un’elenco delle possibili soluzioni?Sara

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