Quando la Conoscenza è un Ostacolo

conoscenza libro

Tanto tempo dedicato a studiare, frequentare seminari, confrontarsi con i colleghi, riesaminare le proprie esperienze.

Ma quanto pesano le conoscenze, durante il rapportarsi al cane?
Quanto aiutano o quanto ostacolano il nuovo apprendimento?

La conoscenza ha un costo: crea dei filtri che fanno passare solo parti della nuova esperienza congruenti con il filtro stesso.

Per un chiodo ogni cosa è un martello si dice. Il brain frame, la cornice, il sistema di credenze in cui viviamo una esperienza, cambia l’esperienza stessa.

Prendi un fisico e mettigli una palla davanti. Avrà bisogno di pochi dati (massa, distanza, ecc.) per sapere con estrema precisione dove andrà a finire il pallone dopo un calcio. Sostituisci quell’oggetto con un cane. Cosa potrà mai calcolare? Niente. I sistemi viventi hanno regole diverse dai sistemi meccanici e i filtri cognitivi del fisico non sono adatti a studiare sistemi viventi in una situazione simile (e meno male, visto che di cani presi a calci ce n’è fin troppi).

Quando vogliamo capire un cane, una persona o un gruppo, dobbiamo sospendere i nostri filtri cognitivi.

Quando i veterinari comportamentalisti o gli istruttori cinofili leggono un testo di clinica comportamentale del cane e imparano che le patologie hanno un nome (sindrome da privazione sensoriale, dissocializzazione primaria, Hs-Ha, ecc.), può accadere che comincino ad avere una sorta di “ossessione nosografica”: qualsiasi comportamento osservino lo fanno rientrare in un preciso quadro clinico, che non ha bisogno di ulteriore analisi. In pratica etichettano il cane. Non riescono più ad osservarlo con una mente aperta e si perderanno facilmente dei pezzi di informazione che potrebbero invece essere la chiave di svolta della situazione. Ecco che la conoscenza è diventata un ostacolo e da gloria si trasforma in maledizione.

Ora, la domanda più importante da porsi è: come faccio a sospendere i miei filtri?

Esiste un modo per interrompere il flusso di concetti che il nostro pensiero abituale produce senza sosta?

C’è più di un modo! Di seguito i più efficaci ed immediati.

Primo: cambia stato.
Per stato intendo l’assetto cognitivo-emozionale in cui ti trovi. Cambiando le emozioni e l’atteggiamento mentale, cambi facilmente il tipo di attività della tua mente. Nei corsi di ThinkDog Model impari come puoi cambiare stato in pochi secondi.

Secondo: ricalca!
Mettiti a terra col tuo cane, imitalo, ricalcane i tratti espressivi, il tipo di movimento, le posture che assume e saprai cosa vuol dire sbarazzarti dei filtri!

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11 commenti su “Quando la Conoscenza è un Ostacolo”

  1. “qualsiasi comportamento ossevino lo fanno rientrare in un preciso quadro clinico, che non ha bisogno di ulteriore analisi. In pratica etichettano il cane.”che bello leggere queste cose. che bello quando hai guardato il mio cane e NON hai detto quello che mi hanno detto tutti gli “esperti del settore” che ho incontrato fin’ora.(ti è arrivata la mail-risposta a menteanimale? non mi è più tornato l’avviso di recapito che avevo attivato. fammi sapere)ciao nottambulo..silvia-vicenza

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  2. Quando stamane ho visto questo post, bhe non so descrivere cosa ho provato: una mano fresca che finalmente mi si poggiava sulla fronte ? Grazie !E’ stata una settimana terribile con una grande decisione da prendere, ma non ne venivo a capo.Avevo spezzettato, guardato, analizzato mille volte ciò che diceva la mente, ma al cuore non andava mai bene, ho spezzettato il cuore, scandagliando a pezzettini ciò che provavo, ma non andava bene alla mente. I due piatti della bilancia oscillavano impazziti ed il Sì diventava No e viceversa. Mi son messa qui di fronte e leggerti mi ha fatto prendere le distanze, ho preso il mio cane e sono uscita…E’ difficile guardarsi dal di fuori, non è facile capire che in ogni pensiero o azione o giudizio spesso pesano nozioni e vissuti e ricordi di cui non siamo più neppure consapevoli, ma che creano in noi le solite strade, i soliti rituali e…le solite angosce e che quindi spesso o a volte ci governano.Ed allora è come se tutto, anche se stiracchiato, dovesse rientrare e ben combaciare nelle caselle di excell creando un ordine fittizio a cui il cuore si ribella .Ed allora a volte è sacro lasciar stare tutto come la pasta che metti ben coperta e al calduccio a lievitare e ti ritrovi tutto fatto perché in realtà il lavoro lo avevi fatto già.Ed allora a volte posso dire “ho capito”Ma se ho “capito” bene, non so nemmeno io cosa poi ho capito, ma “so” cosa devo e voglio fare.Adele

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  3. “Una mano fresca sulla fronte madida”. Pensa è il modo in cui un regista italiano di cui ora mi sfugge il nome, descrive una donna; una vera donna. Sono d’accordo. Ecco il mio ideale, altro che Merilyn!Alcune donne sanno trarre da dentro una forza (e per questo anche una tenerezza) che oltrepassa di gran lunga qualsiasi standard di bellezza esteriore.

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  4. “Una mano fresca sulla fronte madida”. Pensa è il modo in cui un regista italiano di cui ora mi sfugge il nome, descrive una donna; una vera donna. Sono d’accordo. Ecco il mio ideale, altro che Merilyn!Alcune donne sanno trarre da dentro una forza (e per questo anche una tenerezza) che oltrepassa di gran lunga qualsiasi standard di bellezza esteriore.

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  5. Uauuu che complimento ! Ed allora senti qua: era il mio compleanno, (bhe lo dico xchè …è stato il più bel regalo), e noi 2 ce ne andavamo a spassetto quando incontriamo un signore che estasiato dice: “Ma che bel cane, ha una bella espressione, è contenta” poi mi guarda e: ” le somiglia,i cani assomigliano ai padroni e viceversa, guardi me, anch’io ho un cane e secondo lei che cane ho?” l’ho guardato, era alto, ma pelato ed allora ho azzardato un alano oppure un boxer (chissà, forse “il pelato”?), aveva un dogo de bordeaux !!!E comunque l’altra sera, lei, la bimba mia era sul divano, mi siedo a terra e appoggio il muso davanti al suo, la guardo, mi guarda, occhi socchiusi e occhi socchiusi, muove dolcemente la codina sempre guardandomi negli occhi, ma io (errore!) son rimasta ferma, allora alza la testa, volge il muso e faccio altrettanto, ma quando con la coda dell’occhio cerco di vedere se mi guarda, mi accorgo che anche lei con la sua coda dell’occhio mi guardava. Come fare a non sorridere con il cuore in mano dimenticando il resto ? E’ stato bbbellissimo!Adele

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  6. Capisco bene cosa vuol dire….. io sono chiusa nella gabbia delle mie poche conoscenze…. e sono poche, pensa se erano tante.Puoi conoscere come funziona la mente di un uomo, puoi conoscere l’importanza dell’imprinting, delle esperienze, puoi avere idea di come tutto influisce sul formarsi di una personalità e come lavorare per cambiarla, ma come puoi conoscere davvero la persona che hai davanti?????Vivendola……!??!??Con il cane è lo stesso, con qualunque essere vivente è lo stesso. Devi entrare nel suo mondo, ma non devi solo studiarlo su un libro, devi leggerlo nei suoi occhi, nei suoi gesti. Liberati di te stesso e circondati di quel meraviglioso essere che hai davanti. Sfioralo, odoralo, “ricalcalo” e lascia che faccia altrettanto.Ci ho provato sai……e una sensazione bellissima, ma ho ancora tanto da lavorare.

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  7. Capisco bene cosa vuol dire….. io sono chiusa nella gabbia delle mie poche conoscenze…. e sono poche, pensa se erano tante.Puoi conoscere come funziona la mente di un uomo, puoi conoscere l’importanza dell’imprinting, delle esperienze, puoi avere idea di come tutto influisce sul formarsi di una personalità e come lavorare per cambiarla, ma come puoi conoscere davvero la persona che hai davanti?????Vivendola……!??!??Con il cane è lo stesso, con qualunque essere vivente è lo stesso. Devi entrare nel suo mondo, ma non devi solo studiarlo su un libro, devi leggerlo nei suoi occhi, nei suoi gesti. Liberati di te stesso e circondati di quel meraviglioso essere che hai davanti. Sfioralo, odoralo, “ricalcalo” e lascia che faccia altrettanto.Ci ho provato sai……e una sensazione bellissima, ma ho ancora tanto da lavorare.

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  8. Una volta un fotografo si disperava perchè doveva fotografare super modelle mezze rifatte e lui, invece, aveva una gran voglia di fotografare le ragazze che sballavano gli scatoloni, preparavano il set, truccavano, struccavano, e alla sera se ne stavano stanche morte sedute per terra a fumare una sigaretta.Penso sia quello che in fondo desideriamo tutti noi. Osservare la vita, tuffarci dentro…non vederne dei riflessi.E un modello, una icona, un quadro clinico sono questo. Un essere vivente spogliato della sua essenza. Nè più nè meno di una foto perfetta e patinata.Sara

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  9. Penso che il problema sia che da millenni cerchiamo di ricondurre il mondo ad un ordine rassicurante e riconoscibile…dalla religione in poi e’ cosi’. Regole, facili letture, ancora piu’ facili risposte. E’ davvero molto rassicurante, peccato che si perda di vista l’essenziale, cioe’ che viviamo in un mondo complesso.E di certo ne’ semplice ne’ facile da conoscere.Vi e’ mai capitato di stupire voi stessi con qualche atteggiamento, reazione, pensiero?Quindi pensiamo quanto possono essere difficili da conoscere quello che ci e’ altro…Sara

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  10. Penso che il problema sia che da millenni cerchiamo di ricondurre il mondo ad un ordine rassicurante e riconoscibile…dalla religione in poi e’ cosi’. Regole, facili letture, ancora piu’ facili risposte. E’ davvero molto rassicurante, peccato che si perda di vista l’essenziale, cioe’ che viviamo in un mondo complesso.E di certo ne’ semplice ne’ facile da conoscere.Vi e’ mai capitato di stupire voi stessi con qualche atteggiamento, reazione, pensiero?Quindi pensiamo quanto possono essere difficili da conoscere quello che ci e’ altro…Sara

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