“Incontrare il cliente nel suo modello del mondo, ricalcare quel modello e poi guidarlo verso un nuovo territorio“
– R. Bandler, J. Grinder
(“I modelli della tecnica ipnotica, Astrolabio, Roma, 1984).
Questa è l’essenza di quello che in ThinkDog chiamiamo “Ricalco e Guida”.
Bandler e Grinder avevano osservato questo particolare processo nelle persone che rapidamente si mettevano in sintonia con le altre.
In ThinkDog lo abbiamo per la prima volta applicato al rapporto col cane e con gli animali in genere.
Mi sono divertito ricalcare animali di diverse specie prima di rendere pubblica questa idea. E’ un modo facile di creare sintonia con chiunque e decidere poi di “cooperare” insieme.
Ne sentiremo parlare sempre più spesso, poichè ricalco e guida permette un sacco di cose interessanti:
- educare il cane con ricalco e guida significa mettere la parola “fine” all’uso continuo di bocconcini e palline
- creare un rapporto col cane basato sull’empatia
- chiunque si occupi di comportamento del cane (educatori e istruttori cinofili, veterinari comportamentlisti, ecc.) può rapidamente entrare “nel mondo” del cane che sta aiutando e fare in modo di “allearsi” con lui
- smorzare rapidamente e gentilmente il comportamento aggressivo dei cani “difficili”
- farsi accettare più velocemente dai cani paurosi
- abbassare l’arousal di cani iperattivi
- usare un approccio molto più efficace e rispettoso dei consueti “condizionmenti”
Inoltre lo si può usare in tutti gli ambiti di intervento sul comportamento, ovvero:
- intervento pedagogico
- intervento psicologico
- intervento zooantropologico
- intervento psichiatrico
L’ho insegnato in diversi ambiti e scuole. Per oltre quattro anni ho osservato, studiato e messo in pratica le intuizioni che via via emergevano incrociando i miei studi sulla programmazione neurolinguistica, il lavoro con i miei clienti e quello che facevo come docente nei corsi di formazione.
A volte non mi capacitavo di come fosse possibile calmare un cane in pochi secondi, magari solo “muovendo” direzione, distanza e respirazione.
Ed è qui la cosa più importante da capire: Ricalco e Guida non è qualcosa da capire! Ricalco e Guida è qualcosa che si fa!
Trovato il modo di effettuare tutto questo con un cane, ho dovuto trovare il modo di “passarlo” ai miei studenti. Oggi lo insegno nel Corso per Educatori Cinofili ThinkDog.
Ricalco e Guida è qualcosa che fanno spontaneamente tutti gli esseri viventi quando sono in sintonia. E’ alla base dei meccaniscmi dell’empatia. Si tratta solo di capire cosa accade precisamente quando siamo in sintonia col cane e come poterlo replicare.
Quando cominci davvero ad essere in relazione col cane, capisci che ogni individuo, ha nella propria mente un intero mondo, diventi consapevole dell’esistenza di molti modi possibili per esplorare la realtà che ci circonda. Puoi riuscirci solo quando abbandoni quello che già conosci, solo quando accetti incondizionatamente chi ti sta difronte.
E’ questo il vero scopo di ricalco e guida: riuscire a vedere le cose così come le vede l’altro. E quindi, insieme, muoversi vero una crescita comune.
Aggiornamento 13 gennaio 2014
Guarda la mia intervista a Marco Icacoboni sull’empatia, i neuroni specchio (di cui è uno dei massimi esperti al mondo) e il ruolo del ricalco (rispecchiamento, mirroring):
E’ strano come gestiamo una comunicazione tra esseri umani su più livelli senza rendercene conto, mentre facciamo fatica a fare lo stesso con un cane. Anche quando entriamo in contatto con un’altra persona stiamo navigando in un mondo diverso dal nostro, ma i nostri gesti non sono mai casuali come non lo sono le nostre parole: è qualcosa in parte appreso e in parte innato. Se facessimo altrettanto con i cani, o con qualunque essere vivente, penso non solo che raggiungeremmo una comprensione maggiore, ma una totale empatia. La comunicazione non si basa solo sulle parole, ma nemmeno solo sui gesti, sia per noi che per i cani. Ci sono i silenzi, i pensieri, la direzione presa, il muoversi e il non muoversi. Tutto è estremamente complesso e al tempo stesso di una semplicità disarmante. Sara
ricalco e guida… prima o poi me lo dovrai insegnare.per quella che è la mia esperienza con i mammiferi, non c’è niente di più comunicativo e “legante” del contatto fisico. finché non si tocca un animale con tutto l’amore che ci è dato, anche solo x due secondi, lui non saprà mai con chi sta avendo a che fare. silvia
ricalco e guida… prima o poi me lo dovrai insegnare.per quella che è la mia esperienza con i mammiferi, non c’è niente di più comunicativo e “legante” del contatto fisico. finché non si tocca un animale con tutto l’amore che ci è dato, anche solo x due secondi, lui non saprà mai con chi sta avendo a che fare. silvia
Sembra così semplice detto in due parole….Leggendo ciò che sei riuscito a fare è come se mi si fosse parato davanti un altro muro, anzi, un altro Velo, e la Luce da raggiungere in questo caso è la piena empatia con il mio cane. Intendiamoci, sono entrata in questo mondo da poco, più per esigenza che per passione, ma ora qualcosa è cambiato; è ovvio che per me tutto sia una novità, ma ciò che proponi è strabiliante!!C’è un mare di cose da capire, tutto un mondo oltre le barriere dei luoghi comuni…non trovo nemmeno le parole per esprimere l’entusiasmo che provo!!Sei riuscito a cambiare il mio modo di affrontare la vita in sole 7 lezioni (e forse nemmeno lo sai) ed ora dici che c’è di più….Veramente, non ho parole!!Jessy
ah, ok! Ti giuro che mi era sembrato ti fiondassi a pastrugnare le bestiole!Calcola che ho un cane che non vuole farsi toccare per niente da estranei, vivo il suo complesso su di me. Questo che dici ora non so, a me capita di più con le persone che con gli animali. Trovo speciale forse quando un animale finalmente rompe il ghiaccio e decide di avvicinarsi di più e cercare anche solo un mini-contatto…un naso gelato che ti sfiora…un fianco che si appoggia…è confortante. Questo è quello che provo io, almeno.Sara
ah, ok! Ti giuro che mi era sembrato ti fiondassi a pastrugnare le bestiole!Calcola che ho un cane che non vuole farsi toccare per niente da estranei, vivo il suo complesso su di me. Questo che dici ora non so, a me capita di più con le persone che con gli animali. Trovo speciale forse quando un animale finalmente rompe il ghiaccio e decide di avvicinarsi di più e cercare anche solo un mini-contatto…un naso gelato che ti sfiora…un fianco che si appoggia…è confortante. Questo è quello che provo io, almeno.Sara