Una mappa
In Animalness possiamo servirci di una mappa per rimetterci sulla strada del ritorno a casa. La illustravo già nel 2011 nel mio libro, Dritto al cuore del tuo cane. Qui la propongo come strumento evolutivo per l’essere umano.
Le 4 dimensioni sono un tentativo di semplificare ciò che in verità è complesso e dinamico, per cui dobbiamo continuamente ricordare a noi stessi che non è un modello esaustivo di come siamo fatti, ma uno strumento che ci permette di esplorare meglio noi stessi e ciò che ci circonda.
L’intenzione è quella di vivere la nostra piena dimensionalità di esseri umani. Essa è riconducibile a: corpo, cuore, mente e spirito.
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Vivere: la Dimensione del Corpo
La dimensione del corpo riguarda il sonno, il riposo, la libertà dallo stress, l’alimentazione, il movimento e l’adattabilità dell’organismo. Tutto questo influenza il modo in cui ci sentiamo, la nostra efficienza fisica e mentale, la salute, l’energia per fare la vita che intendiamo vivere ed è in sostanza la base biologica sulla quale poggiamo le altre dimensioni.
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Amare: la Dimensione del Cuore
L’essere umano è un animale sociale, la dimensione del cuore riguarda proprio questa sfera, gli affetti, il legame che abbiamo con le figure più importanti della nostra vita. Le relazioni, fin dalla prima infanzia influenzano la nostra personalità, il modo in cui pensiamo a noi stessi e al resto del mondo. La capacità di interagire con gli altri può essere migliorata nel tempo e influenzare le nostre relazioni, le quali sono fonte riconosciuta di benessere, significato e felicità.
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Imparare: la Dimensione della Mente
La dimensione della mente riguarda l’apprendimento, la scoperta, la curiosità, l’evoluzione e la crescita individuale. Si tratta di cavalcare la tigre e divertirsi o trarre significato dal cambiamento insito nella vita a contatto col mondo, anziché soccombere a idee fasulle come impossibilità, impotenza, immutabilità e ossessione del totale controllo su tutto.
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Essere: la Dimensione dello Spirito
Riprendo le parole che ho ascoltato in conferenza dal prof. Franco Berrino:
Che siamo credenti o no, praticanti o no, nel nostro cervello primitivo ci sono le tracce delle tradizioni spirituali, dei simboli, dei riti, dei tabù, delle paure e il corpo risponde a questi richiami. Le pratiche spirituali influenzano il benessere mentale e fisico. Le pratiche fisiche si integrano con quelle spirituali.
Possiamo osservare che gli animali spesso (molto più spesso dell’uomo comune) sono in contemplazione, in uno stato di silenzio del cuore e della mente, totalmente presenti, connessi a se stessi e all’azione che compiono. Più realizzeremo in noi stessi, attraverso pratiche adeguate, questo genere di disposizione dello spirito, più spesso la riconosceremo negli animali. Più passeremo del tempo in natura o a contatto con gli animali nel riconoscere questo loro stato, più sarà facile realizzarlo in noi stessi.
E infine, citando Eckhart Tolle:
Ho vissuto con molti maestri Zen e tutti loro erano gatti
Interconnessione delle 4 Dimensioni
Le 4 dimensioni non sono mai nettamente separate fra loro. Più profondamente le comprendiamo, più realizziamo che sono interconnesse e si influenzano l’un l’altra. Per ora possiamo riflettere sul fatto che i nostri rapporti sociali (cuore), sono condizionati da come ci sentiamo, dalla nostra disposizione interna (mente), la quale a sua volta dipende dalla nostra biochimica e dalla configurazione neurale (corpo), la quale cambia nel tempo (neuroplaticità) a seconda delle esperienze che facciamo (relazioni, apprendimento, vissuti emotivi ecc.).
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